Non dormo, ho gli occhi aperti per te.
Guardo fuori e guardo intorno.
Com’è gonfia la strada
di polvere e vento nel viale del ritorno…
Quando arrivi, quando verrai per me
guarda l’angolo del cielo
dov’è scritto il tuo nome,
è scritto nel ferro
nel cerchio di un anello…
E ancora mi innamora
e mi fa sospirare così.
Adesso e per quando tornerà l’incanto.
E se mi trovi stanco,
e se mi trovi spento,
sei meglio già venuto
e non ho saputo
tenerlo dentro me.
I vecchi già lo sanno il perché,
e anche gli alberghi tristi,
che il troppo è per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.
E ancora proteggi la grazia del mio cuore
adesso e per quando tornerà l’incanto.
L’incanto di te…
di te vicino a me.
Ho sassi nelle scarpe
e polvere sul cuore,
freddo nel sole
e non bastan le parole.
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato.
Se non ci sono stato,
se non sono tornato.
Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo…
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.
In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell’amore.
Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore.
Ovunque proteggi, proteggimi nel male.
Ovunque proteggi la grazie del tuo cuore.
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice lor “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Oh mia Signora!
Da tempo a te mi son avvicinato
e con te un cammino ho iniziato.
Ci son stati momenti scuri
Oh donna, tu che da me sei tanto amata.
Ma sempre pensieri puri.
E quando il giorno è arrivato,
son diventati seri.
Mia cara sposa che a Dio ti mostri grata.
Ti ho desiderata, cercata, trovata
di fede, amore e sapienza vestita.
Mi sento piccolo al tuo cospetto
ma con tutto il fiato che ho in petto
grido con gioia l’amore
per questo nostro legame che mi da ardore.
Oh mia signora
Accetta ti prego queste sentite parole
che vengono dal profondo del mio cuore.
Ai miei genitori a mia madre a mio padre
Era l’agosto dell’85
quando scrissi una poesia a mia madre
per esprimere la mia gratitudine
e il mio amore anche a mio padre
Insieme all’amore, lealtà e rettitudine
mi hanno insegnato;
dei valori da tener come tesori
mi hanno consegnato.
Dicevan l’amore non si dice a parole
lo si mostra, si pratica dal profondo del cuore.
Ti aiuta a vivere là dove c’è tanto male;
ad andare avanti nonostante il dolore.
Ti rende unico, eterno, immortale.
Era d’estate
E se ci pensi è come il caldo
che ti avvolge, ti appaga. Ma quanto sudore!
Che fatica viver l’amore!
L’amore è forza, bellezza, saggezza.
Ti rinfresca il cuore come fosse una dolce brezza.
Quando in vecchi libri cerchiamo
antiche verità troviamo
che faran sì che la tua vita non sia più la stessa
perché eterna è la promessa
che la vita per sempre sarà.
Era l’agosto dell’85
quando ho scritto una poesia a mia madre;
l’ho scritta pensando anche a mio padre,
perché amore e rispetto mi hanno insegnato.
Che a tutti va mostrato.
Che Bella Gente Simone Cristicchi
Ilala ilalà ilalà…
Che bella gente capisce tutto
Sa il motivo ma non il trucco
Scruta dietro persiane vecchie ormai
Ti fa sempre gran domande
Poi ti intaglia come un diamante
Aspetta che tu crolli per dire agli altri
«L’avevo detto io»
Bisognerebbe stare tutti zitti
Non dare retta neanche ai tuoi fratelli
Parlare piano piano a bassa voce
Vedi Gesù che l’hanno messo in croce
Embè Embè
Vuoi o non vuoi devi fare così
Io sulla croce ci andrei
Ma per chi, per chi
Ilalà ilala ilala ilala…
Che bella gente capisce tutto
Sa il motivo ma non il trucco
Ha pistole con proiettili di malignità
Bisognerebbe caricarle a salve
E far di gomma tutti quei pugnali
Che se ti giri per un solo istante
Te li ritrovi conficcati alle spalle
Embè Embè
Vuoi o non vuoi devi fare così
io pugnalato sarei
Ma da chi, da chi
Aspetterò
Che mi darete addosso
Aspetterò
Fermo qui al mio posto canterò…
Per esempio certe volte preferisco i matti
Perché dicono quello che pensano e non accettano ricatti e compromessi
Non si confondono con gli altri
Nel bene, nel male rimangono se stessi
Tu non accontentarti di restare in superficie
Ma scava nel profondo oltre la radice e le apparenze
Amami per quel che sono veramente
E resterò con te per sempre
Ilalà ilala ilala ilala… Che bella gente
Questa terra
è un atomo del male,
un meccanismo neuronale.
Una finzione color pece.
Si parla di pace
e si pensa alla guerra.
Ma quando i nostri sogni,
pensieri e desideri diventan veri
tutto tace.
Alzate gli occhi ai cieli,
osservate; guardate senza veli.
Il progettista di questo mondo
non è un vagabondo.
Ha messo nei nostri cuori
sentimenti veri.
Potenza, gloria e onore sian rivolte al creatore
che a creare si è dilettato
e a coltivare l’amore ci ha insegnato.
Silenzi, linguaggi e ragioni.
E in un battito d’ali, i gabbiani
come intere guarnigioni
possono essere vicini o lontani
a seconda dei tuoi sogni,
desideri o riflessioni.
Leggera integrazione
Questa Poesia è stata ispirata dal ricordo di un libro letto
quando avevo circa 13 / 14 anni dal titolo: Il gabbiano Jonathan Livingston
grazie ad una poesia sui gabbiani letta sul blog di Maryline.
Bei ricordi, comunque.